{"id":4666,"date":"2020-03-05T12:59:24","date_gmt":"2020-03-05T11:59:24","guid":{"rendered":"https:\/\/www.gallerygroup.it\/?p=4666"},"modified":"2020-03-10T09:24:16","modified_gmt":"2020-03-10T08:24:16","slug":"poca-tecnologia-e-innovazione-anche-a-bolzano-i-negozi-fermi-a-dieci-anni-fa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.gallerygroup.it\/ict\/poca-tecnologia-e-innovazione-anche-a-bolzano-i-negozi-fermi-a-dieci-anni-fa\/","title":{"rendered":"Poca tecnologia e innovazione: anche a Bolzano i negozi fermi a dieci anni fa."},"content":{"rendered":"
La Confesercenti di Bolzano in collaborazione con l\u2019Assessorato alle Attivit\u00e0 Economiche del Comune ha promosso un\u2019indagine conoscitiva nel corso del 2019 coinvolgendo circa 150 commercianti di alcuni quartieri della citt\u00e0.<\/p>\n
I risultati di questa ricerca sono per molti versi sconcertanti e confermano le notevoli difficolt\u00e0 ancora presenti in questa categoria relativamente all\u2019utilizzo delle tecnologie \u201capplicate\u201d alle proprie attivit\u00e0 economiche.<\/p>\n
Il livello di \u201ccapacit\u00e0 informatica\u201d risulta medio basso e, se da un lato questo potrebbe essere imputato a una et\u00e0 media degli intervistati che supera i 45 anni, dall\u2019altro il dato \u00e8 comunque sconfortante in quanto indica una bassa propensione all\u2019innovazione e al rischio, con tutto quanto ne consegue in competitivit\u00e0 e capacit\u00e0 di reggere alla concorrenza della sempre pi\u00f9 presenti realt\u00e0 della grande distribuzione dell\u2019e-commerce.<\/p>\n
Elemento significativo \u00e8 la divisione netta nell\u2019approccio alla tecnologia quando si tratta di vita privata o lavoro. Nel primo caso si conoscono e utilizzano gli strumenti di uso comune (in particolare social media) nel secondo caso invece si prende in considerazione a fatica il fatto che questi possano essere utilizzati in azienda.<\/p>\n
La media di possesso del computer \u00e8 sufficiente in quasi tutte le attivit\u00e0 indagate ma esiste una forte differenza tra la tecnologia usata al lavoro e quella utilizzata per la vita privata. I tablet sono poco presenti in azienda e poco di pi\u00f9 in casa. Possibili motivazioni sono i costi per uno strumento non essenziale e scarsa propensione all\u2019utilizzo. Gli smartphone sono invece presenti praticamente in ogni attivit\u00e0; si pu\u00f2 ipotizzare che sostituiscano i tablet in ogni ambito.<\/p>\n
Le email sono utilizzate dalla quasi totalit\u00e0 degli intervistati, ma la percentuale delle caselle di posta elettronica aziendali \u00e8 bassissima. Si ritiene che la mail personale venga utilizzata anche per il lavoro, ma evidentemente questo comporta una commistione tra le informazioni e una gestione non ottimale dei flussi informativi.<\/p>\n
Anche la tecnologia applicata alla propria azienda risulta di bassa qualit\u00e0. La percentuale di siti internet aziendali \u00e8 piuttosto limitata: a incidere \u00e8 la scarsa conoscenza del valore della vetrina digitale e i costi per allestirla. Sono pochi inoltre i commercianti che si sono attrezzati per la vendita online. La conoscenza richiesta \u00e8 troppo lontana dalle capacit\u00e0 del commerciante medio e i tempi richiesti per la gestione del cliente online sono valutati eccessivi.<\/p>\n
\u00c8 comunque da considerare che ormai circa 38 milioni di Italiani realizza acquisti on-line (almeno 1 volta all\u2019anno) quindi, anche solo a livello di marketing, il proporsi in modo proattivo sta diventando obbligatorio.<\/p>\n
Peraltro \u00e8 quasi paradossale che gli stessi commercianti non siano esenti dagli acquisti on-line; quando diventano consumatori confermano le dinamiche del consumatore medio (percentuale di acquisti, tipologia di pagamenti ecc.)<\/p>\n
La conoscenza delle opportunit\u00e0 offerte dalla tecnologia \u00e8 molto bassa: c<\/strong>irca met\u00e0 dei commercianti intervistati non sa cosa siano gli strumenti di Google. I social media (Facebook, Instagram, Twitter, ecc.) sono conosciuti dalla maggior pare degli intervistati ma sono pochi quelli che hanno una pagina dedicata alla propria attivit\u00e0. La conseguenza del livello medio-basso di informatizzazione \u00e8 una scarsa propensione alla comunicazione on-line.<\/p>\n In contraddizione invece il dato sull\u2019opportunit\u00e0 offerta dalla tecnologia che viene reputata alta, ma che poi non viene utilizzata a vantaggio dell\u2019azienda<\/strong>.<\/p>\n Anche le forme di pagamento digitale non sono presenti in maniera significativa nelle attivit\u00e0. Contanti e bancomat sono i mezzi di pagamento maggiormente utilizzati mentre sistemi pi\u00f9 evoluti di cashless non sono quasi presi in considerazione per i costi, considerati troppo alti.<\/p>\n \u00c8 da tenere in considerazione come ormai in Italia circolino oltre 15 milioni di carte di credito e quindi le difficolt\u00e0 al loro utilizzo comporteranno inevitabilmente la perdita di reali opportunit\u00e0 di fatturato.<\/p>\n Gli incentivi inseriti nell\u2019ultima legge di bilancio (lotteria sugli scontrini, fondi indirizzati a premiare i consumatori meritevoli, limiti all\u2019uso del contante e credito d\u2019imposta per gli esercenti) non erano ancora stati previsti e quindi \u00e8 ancora di difficile analisi l\u2019impatto che potranno avere in un cambio di paradigma che prevedibilmente sar\u00e0 comunque molto lungo e ricco di ostacoli.<\/p>\n <\/p>\n ___________________________________________________________________________<\/p>\n La Confesercenti di Bolzano in collaborazione con l\u2019Assessorato alle Attivit\u00e0 Economiche del Comune ha promosso un\u2019indagine conoscitiva nel corso del 2019 coinvolgendo circa 150 commercianti di alcuni quartieri della citt\u00e0. I risultati di questa ricerca sono per molti versi sconcertanti e confermano le notevoli difficolt\u00e0 ancora presenti in questa categoria relativamente all\u2019utilizzo delle tecnologie \u201capplicate\u201d …<\/p>\n<\/h5>\n
Il settore delle micro e piccole imprese \u00e8 potenzialmente molto fertile in prospettiva futura, a breve termine, considerati i notevoli gap da colmare e l\u2019evidente necessit\u00e0 di adeguamento tecnologico per tentare una resistenza contro colossi come Amazon.<\/h5>\n
Certamente il problema generazionale non \u00e8 di facile soluzione e per alcuni settori di attivit\u00e0 dove il fattore prezzo e sconto \u00e8 determinante la battaglia \u00e8 assai ardua. Tuttavia esistono molte situazioni di nicchia e di eccellenza dove anche i cosiddetti \u201cnegozi di vicinato\u201d o negozi di quartiere riescono ad avere successo, sia in termini di risultati economici, sia come apprezzamento e \u201caffetto\u201d da parte della clientela. Quasi sempre per\u00f2 questi casi di successo sono assistiti da strumenti di comunicazione digitale, che comprendono anche la vendita online ma che soprattutto dedicano risorse e impegno a comunicare costantemente informazioni, novit\u00e0 e promozioni commerciali, curiosit\u00e0 e consigli, sempre utili a fidelizzare la propria clientela.<\/h5>\n
GGallery in questi anni ha accompagnato diverse aziende PMI e talvolta micro imprese nella gestione dei propri canali di comunicazione digitale, condividendo una strategia globale: dal sito internet ai social, ai supporti cartacei, fino a un trasferimento del know-how necessario affinch\u00e9 la singola impresa possa essere quasi totalmente autonoma nella gestione ordinaria.<\/h5>\n
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