{"id":4534,"date":"2020-12-15T12:18:00","date_gmt":"2020-12-15T11:18:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.gallerygroup.it\/?p=4534"},"modified":"2021-12-20T07:02:31","modified_gmt":"2021-12-20T06:02:31","slug":"report-nato-manipolazione-social","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.gallerygroup.it\/sostenibilita-sezione-video\/report-nato-manipolazione-social\/","title":{"rendered":"Un report NATO sui pericoli di manipolazione dei Social"},"content":{"rendered":"

Chi la utilizza ha quasi sempre meno di 18 anni ed In Italia, negli ultimi due mesi analizzati da ComScore \u00a0(settembre-novembre 2019), ha triplicato gli utenti da passando da 2,1 a 6,4 milioni con una media di oltre 200 video caricati al minuto. Un recente studio del Strategic Communication Centre of Excellence (StratCom) della NATO ha analizzato i pericoli di manipolazione dei Social Network, confermando come con pochi euro sia possibile acquistare like, commenti, follower ecc. creati da bot e con account falsi, anche se segnalati come tali. Facebook, Twitter e Instagram \u2013 non riuscirebbero, quindi, ad arginare efficacemente il fenomeno della\u00a0manipolazione degli account\u00a0nonostante controlli e blocchi massivi.<\/p>\n

Il Report<\/strong><\/h2>\n

StratCom ha preso in esame 4 mesi del 2019 ponendosi come obiettivo quello di capire il grado di manipolazione dei social per suggerire alle istituzioni efficaci contromisure alle molte interferenze registrate in diverse elezioni politiche.
La manipolazione viene attuata in un mercato in costante crescita con costi operativi bassissimi, dominato dai cosiddetti Manipulation Service Providers (MSPs) \u2013 localizzati soprattutto nei paesi dell\u2019ex Unione Sovietica, cui si rivolgono facilmente utenti privati, societ\u00e0 o enti per acquisire i cosiddetti servizi di social media engagement sotto forma di like, commenti o condivisioni.
L\u2019analisi mirava a valutare la capacit\u00e0 delle piattaforme social a identificare e a rimuovere le attivit\u00e0 di manipolazione. Sono stati acquisiti servizi di engagement per 105 differenti post su Facebook, Instagram, Twitter e Youtube, utilizzando 11 MSPs Russi e 5 Europei (2 Tedeschi, 1 Polacco,1 Francese e 1 Italiano) certificando la facilit\u00e0 nel reperire tali servizi online.
Al costo di \u201cben\u201d 300 euro sono stati comprati 3.530 commenti, 25.750 like, 20.000 visualizzazioni e 5.100 follower. Analizzando gli account che \u201cfornivano\u201d il servizio di manipolazione, \u00e8 emerso che venivano utilizzati 18.739 account diversi
\u00c8 da notare che gli engagement falsi, dopo 4-5 settimane erano ancora online. Inoltre, molto bassa \u00e8 stata la capacit\u00e0 di reazione delle piattaforme stesse a rispondere a utenti che avevano segnalato fake account: dopo 3 settimane il 95% degli account segnalati risultavano ancora attivi!!!
Il 90% di fake account erano utilizzati a scopo commerciale, mentre il rimanente era utilizzato per azioni di manipolazione in ambito politico.
Sono stati identificati fake engagement per 721 pagine legate alla politica, 52 pagine a governi ufficiali, compresi 2 account ufficiali di 2 presidenti, una pagina ufficiale di un partito politico europeo.<\/p>\n

Le strategie attuate delle piattaforme social<\/strong><\/h2>\n

Lo studio ha poireso in esame la capacit\u00e0 di Facebook, Instagram, Twitter e YouTube, di contrastare la manipolazione, evidenziando come abbiano livelli diversi nella gestione dei \u201cfake\u201d.
Facebook risulta essere la piattaforma che meglio ha gestito il contrasto alla creazione di inauthentic account e ai servizi offerti dai MSPs, grazie ai propri sistemi di anti-automation.
Facebook per\u00f2 \u00e8 riuscito a rimuovere solo il 10% dei fake like dopo un mese, mentre non \u00e8 stato in grado di rimuovere i fake comment.
Instagram \u00e8 efficiente nel bloccare al 50% la creazione dei fake account, anche se risulta facile ovviare al blocco utilizzando i VPNs. Il costo del servizio di manipolazione \u00e8 il pi\u00f9 basso in assoluto tra quelli delle varie piattaforme dato che per i MSPs Instagram \u00e8 la piattaforma pi\u00f9 facile da manipolare.
Instagram, inoltre, ha dimostrato una scarsa capacit\u00e0 a rimuovere i fake like (1%) e account (14%) successivamente alla notifica dei falsi alle piattaforme da parte dei ricercatori.
In generale Instagram deve migliorare le proprie misure di contrasto alla manipolazione.
Twitter \u00e8 la piattaforma migliore relativamente al contrasto alla manipolazione: sono stati identificati e rimossi oltre la met\u00e0 dei like e retwitt comprati e il 35% degli account comunicati alla piattaforma dai ricercatori sono stati bloccati.
YouTube invece \u00e8 la piattaforma peggiore nel rimuovere i fake account, mentre \u00e8 la migliore nel cancellare fake likes e le fake video view.<\/p>\n

Indicazioni di best practice<\/strong><\/h2>\n
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    Implementare nuovi standard e nuove procedure comuni di reporting, in modo da rendere maggiormente possibile una comparazione omogenea tra le piattaforme stesse.<\/p>\n<\/li>\n

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    Stabilire audit indipendenti, per rendere i report pi\u00f9 attendibili in termini di identificazione dell\u2019attivit\u00e0 dei falsi.<\/p>\n<\/li>\n

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    Aumentare il livello di trasparenza in modo da comprendere meglio lo scopo e gli effetti della manipolazione.<\/p>\n<\/li>\n

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    Adoperarsi per pretendere la regolamentazione del mercato dei MSPs e contrastare la promozione dei servizi di manipolazione sulle varie piattaforme; mercato che si stima valere circa 1,5 miliardi di euro l\u2019anno.<\/p>\n\n